Molise piazza di spaccio per la mafia di San Severo, organizzazione non piramidale ma coesa e molto brava a riorganizzarsi dopo arresti e sequestri. Riciclaggio, reimpiego di capitali illeciti nelle attività imprenditoriali e in particolare nel turismo e nello stoccaggio dei rifiuti sono gli altri settori di interesse della criminalità pugliese e di quella campana di cui si riscontrano con sempre maggiore frequenza le incursioni.
Il rapporto della Direzione investigativa antimafia sul secondo semestre del 2022 conferma che le zone più a rischio sono il Sannio-Matese e la costa. Altro motivo di sconfinamento in Molise è «da ricollegarsi allo stazionamento di soggetti sottoposti a misure di prevenzione o di collaboratori di giustizia i quali non sembrerebbero aver definitivamente reciso il loro collegamento con le organizzazioni di provenienza», riporta il dossier dalla relazione del procuratore generale Mario Pinelli all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Proprio l’assenza di radicamento dei clan camorristici e pugliesi fa sì che «le incursioni mafiose da territori limitrofi – ancora le parole di Pinelli riproposte dalla Dia – non vengano ad impattare con cosche stanziali già impiantate sul territorio così da sfociare, come di regola avviene in questi casi, in manifesti atti contrappostivi,
sicché l’espansione finisce con l’avvenire in forma del tutto silente e inferibile, eventualmente solo in base alla commissione dei reati-spia tali da lasciar emergere tracce sintomatiche e disvelanti del
fenomeno».
Riscontri del fatto che il Molise sia una florida piazza per lo spaccio di droga controllato
dai sanseveresi sono arrivati dall’indagine “White Beach”, che si è conclusa a ottobre di un anno fa con arresti e sequestri: tra i “protagonisti principali” persone di San Severo o che dal centro del Foggiano si sono spostati a Campomarino. Si tratta di un sodalizio criminoso dotato di una «efferata capacità di penetrazione nel tessuto sociale stante la capillarità della diffusione dello spaccio sui territori di Campomarino… omissis…e sulle piazze di Termoli… omissis… e Guglionesi». Anche a San Martino in Pensilis è stato documentato lo spaccio di droga arrivata da San Severo. Lì si rifornisce pure la criminalità straniera, ghanesi e nigeriani in particolare, che gestivano le cessioni di cocaina ed eroina utilizzando monopattini per consegne tempestive e per sottrarsi con più facilità ai controlli.
Quanto alla camorra, la vicinanza con la Campania ha favorito nel tempo – evidenziano gli esperti della Dia – una graduale “migrazione” nel territorio molisano di pregiudicati d’origine napoletana e casertana e, di conseguenza, una pericolosa esposizione delle province di Campobasso e Isernia anche per il “pendolarismo” della criminalità. Un anno fa, per esempio, fu arrestato un pregiudicato affiliato al clan Baratto-Volpe. In auto occultava hashish, marijuana e cocaina. «Sotto il profilo
evolutivo – avverte la Direzione investigativa antimafia – non si può escludere che lo sconfinamento della criminalità organizzata delle regioni limitrofe nel Molise possa trovare una verosimile ragione negli indotti generati dal Pnrr». Proprio alla luce di questo rischio, l’attività
di monitoraggio preventivo ha portato alla sottoscrizione, nel Palazzo del Governo di Campobasso, di due Protocolli di intesa di cui uno firmato il 26 ottobre 2022 tra Prefettura, forze dell’ordine e Confcommercio Molise, al fine di «restituire ancora maggiore efficienza all’attività di prevenzio-
ne e contrasto alle infiltrazioni della criminalità nell’economia legale». Il secondo è finalizzato alla «prevenzione e contrasto del fenomeno dell’usura e dell’estorsione nella provincia di Campobasso» ed è stato sottoscritto, alla presenza dei vertici delle forze di polizia territoriali, il 29 dicembre 2022 dal vicario reggente della Prefettura del capoluogo molisano con i referenti della Confconsumatori – Federazione Provinciale di Campobasso, della Adiconsum Molise, della Federconsumatori Molise, del Movimento Consumatori, della Agenzia Agorà e della Agenzia Asse.
(in homepage un blitz antidroga della Polizia in centro a San Severo)