Spacciatore di hashish finisce in manette sulla costa, non è una novità purtroppo, ma la tenacia con cui le forze dell’ordine cercano di contrastare il fenomeno del narcotraffico produce sempre effetti. Nel corso di un mirato servizio di prevenzione e repressione delle violazioni al Testo Unico in materia di sostanze stupefacenti svolto in Campomarino, i Carabinieri del nucleo operativo e Radiomobile della compagnia di Termoli hanno arrestato in flagranza di reato un 32enne, già titolare di diversi precedenti di polizia. Nella circostanza gli operanti l’hanno sorpreso mentre cedeva 3,10 grammi di hashish in cambio di 15 euro a un 22enne dell’hinterland. I militari l’hanno immediatamente perquisito, trovandolo in possesso di complessivi di altri 7,20 grammi di fumo. La successiva perquisizione domiciliare, effettuata presso l’abitazione di residenza del “pusher”, ha consentito inoltre di trovare tre panetti e due pezzi di hashish del peso complessivo di 365 grammi, un bilancino elettronico di precisione funzionante, materiale vario per il confezionamento di stupefacenti e 920 euro in banconote di vari tagli, verosimile provento di pregressa attività di spaccio. Il 32enne è stato così arrestato e confinato nella sua abitazione, in regime di arresti domiciliari, a diposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino. Nel corso della successiva udienza dinanzi alla competente Autorità Giudiziaria, l’arresto è stato convalidato poiché legittimamente effettuato dai militari dell’Arma ed a carico dello spacciatore è stata confermata la misura degli arresti domiciliari. Nell’ambito del medesimo contesto operativo, segnalato amministrativamente il 22enne acquirente alla Prefettura di Campobasso, ai sensi dell’articolo 75 del D.P.R. 309/1990, per detenzione di sostanze stupefacenti destinate ad uso personale. La droga rinvenuta è stata quindi sottoposto a sequestro, in attesa delle ulteriori analisi di laboratorio e del successivo deposito presso il competente ufficio corpi di reato o della distruzione. L’attività in questione, che segue ad altre operazioni in materia di stupefacenti svolte anche recentemente dall’Arma, dimostra quanto la materia in questione meriti sempre la massima attenzione, stante la sempre maggiore diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope anche nell’area costiera del basso Molise.