La Polizia di Stato ha raccolto le denunce da parte dei titolari dei distributori di benzina della città, che hanno raccontato di aver trovato, nell’apposito dispositivo per il self-service, banconote da 10 euro false sulle quali era stato incollato l’ologramma ritagliato da una banconota autentica.
Gli ologrammi definiti pure come figure (o pattern) d’onda interferenti e che sono ottenute tramite l’uso di un laser, hanno la specificità di creare un effetto fotografico tridimensionale.
La Polizia avverte che non circolano solo cartamonete false, ma spesso si trovano anche banconote ‘vere’ che vengono modificate, magari tagliate per formare due banconote, sovrapponendo la parte buona a ritagli, alluminio o scotch, così da essere usati nei distributori automatici di benzina. Un modo collaudato per sviare la lettura ottica della banconota. Non potendo la Polizia presidiare ogni singola apparecchiatura automatica che accetta banconote, l’auspicio della Polizia è quello che vengano perfezionati i sistemi di sicurezza volti ad impedire il perpetrarsi di questo tipo di truffa. Un’attività preventiva quella della Polizia di stato, ma è bene che ogni cittadino non abbassi il livello di guardia e che osservi semplici regole per scongiurare i raggiri. Ecco alcuni consigli: Toccando la carta della banconota si devono percepire al tatto alcuni ‘rilievi’ delle stampe sull’acronimo della Banca centrale europea e nelle 5 lingue ufficiali della Comunità europea nonché nelle cifre indicanti il valore nominale delle banconote e nei motivi architettonici delle finestre e dei portali. Inoltre, lungo i bordi delle banconote da 200 e 500 sono stati inseriti speciali elementi tattili ideati per i non vedenti; tenendo la banconota controluce si devono vedere un filo di filigrana ed un filo di sicurezza microscritto; sul fronte delle banconote di piccolo taglio (5, 10, 20) è presente una striscia olografica e muovendo la banconota è possibile osservare alternativamente il simbolo dell’euro in colori brillanti o il valore nominale; sui tagli grandi (50, 100, 200, 500) è presente una placchetta olografica. Muovendo la banconota è possibile osservare alternativamente le cifre indicanti il valore nominale, il motivo architettonico riprodotto sul biglietto o il simbolo euro; infine sul retro della banconota di piccolo taglio (5, 10, 20) è presente una striscia iridescente. Muovendo il biglietto, la striscia brilla per effetto della luce. Su quelle di grande taglio (50-100-200-500) è stato utilizzato un inchiostro otticamente variabile per indicare il valore nominale.