Dopo circa dieci giorni di neve e
ghiaccio, di linee ferroviarie interrotte e strade impercorribili, di paesi
isolati e stalattiti pericolanti, l’Università del Molise ha deciso che
l’emergenza maltempo è pienamente rientrata. Ieri, infatti, le sedi
universitarie hanno riaperto le porte, nonostante la nevicate domenicali e la provenienza di studenti e personale consigliassero un po’
di prudenza. La d
ecisione ha creato non pochi disagi agli studenti (soprattutto per lo scarso tempismo
con cui è stata comunicata) e molti ragazzi provenienti dai paesi sommersi
dalla neve o comunque da fuori regione hanno dovuto rinunciare a sostenere gli
esami. Molti docenti, inoltre, hanno rinviato le sedute, forse contrari alla decisione rettorale o comunque impossibilitati a raggiungere il Molise (buona parte dei professori proviene da fuori regione).

 “Sono giunta in facoltà tra mille
difficoltà – ha tuonato una studentessa – pensando di poter sostenere un esame
che preparavo ormai da lungo tempo. Ho fatto diversi chilometri tra neve e
ghiaccio per arrivare qui. E l’ho fatto perché l’Ateneo aveva comunicato,
seppur a mio parere in ritardo, la ripresa delle attività. Giunta
all’Università, però, ho trovato un’amara sorpresa: il prof ci aveva dato buca,
rinviando l’esame senza comunicare nulla ai suoi studenti”. 
“Consultando il corposo elenco di rinvii
esposto in bacheca – continua – ho notato poi che non era stato l’unico. Ed il
personale di segreteria era assolutamente impreparato; né in grado di spiegare
i motivi di questo disagio, né in grado di indicare eventuali nuove date di
esame (molti docenti erano irrintracciabili…)”

“Ma non era meglio riaprire solo al
personale e spostare la ripresa delle attività didattiche al giorno successivo?
L’Università avrebbe avuto il tempo di pulire l’esterno delle sedi dalla neve
(anche perché alle 11 di ieri ancora pendevano le stalattiti da alcune
strutture, il che significa che la sicurezza non era stata ancora garantita) e
i docenti avrebbero comunicato tempestivamente le date d’esame”.

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