Un altro episodio increscioso si aggiunge alle indagini che riguardano l’incendio doloso della casa di campagna del sindaco di Termoli Di Brino. Un episodio accaduto, in realtà, ad inizio febbraio, ma al quale nessuno aveva dato peso, se non dopo gli ultimi accadimenti della scorsa settimana che hanno coinvolto il primo cittadino termolese.
Una sera di inizio febbraio, l’avvocato Daniele Di Vito, genero del sindaco e, fino a qualche settimana fa, dirigente all’Urbanistica, ha trovato le gomme della sua auto squarciate e una delle fiancate della macchina completamente rigata. Il particolare è emerso dopo che Di Vito, marito di Gasperina, figlia primogenita di Di Brino, è stato ascoltato come persona potenzialmente informata sui fatti, avendo operato nel settore dell’Urbanistica (il sindaco aveva affermato che, probabilmente, l’incendio della villa di campagna era stato un atto intimidatorio legato a questioni urbanistiche).