La Polizia di Potenza ha arrestato oggi dieci napoletani (cinque sono in carcere e altri cinque ai domiciliari) con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata ai furti. Tra il 2010 e il 2011, gli uomini hanno compiuto almeno 13 rapine, scassinando i bancomat di alcune agenzie del gruppo Monte dei Paschi di Siena, in diverse regioni d’Italia, tra cui il Molise.
La banda – capeggiata da Alessandro Dura, detto “ò ragioniere” (perché distribuiva soldi alle famiglie di alcuni detenuti) – agiva sempre allo stesso modo. Qualche giorno prima faceva un sopralluogo. Poi, con cellulari spendi e radioline in mano, si avvicinava al bancomat, aprendolo con la fiamma ossidrica e portavano via i soldi. Circa 500mila euro il bottino complessivo.

La Polizia, in realtà, sta cercando di far luce su un’altra quarantina i casi sospetti. Non ci sono indagati tra il personale del Monte dei Paschi, anche se l’assenza di sistemi di allarme e di sorveglianza desta ancora qualche perplessità.
Le indagini erano partite nel luglio 2010, dopo che la luce della fiamma ossidrica era stata ripresa da alcune telecamere nella zona dell’agenzia di Potenza. La Polizia ha decifrato anche i messaggi in codice utilizzati dai malviventi in occasione dei furti. “La partita si gioca stasera” oppure “la partita è stata rinviata” dicevano.

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