Dopo i controlli a tappeto in provincia di Isernia, la Guardia di Finanza ha portato a termine una maxi-operazione anti-evasione anche in provincia di Campobasso. Le Fiamme Gialle hanno rilevato infrazioni nel comparto dell’abusivismo commerciale e della sicurezza sui prodotti, ma anche in materia di lavoro nero ed irregolare e di mancato rilascio di scontini e ricevute fiscali.
Dopo il sequestro a Campobasso di circa 3500 articoli privi del marchio ‘CE’, potenzialmente pericolosi per i consumatori, le Fiamme Gialle hanno sequestrato a Termoli circa 7500 articoli elettrici ed elettronici immessi sul mercato in violazione degli standard di sicurezza; una persona è stata segnalata all’A.G. per vendita di beni con segni falsi o mendaci.
Il lavoro dei finanzieri è proseguito anche con una serie di controlli a tutela della normativa in materia di lavoro ed a ogni connessa attività finalizzata ad impedire evasioni contributive e previdenziali. Nel corso delle numerose ispezioni, le Fiamme Gialle hanno individuato complessivamente 22 lavoratori in nero presso 5 diverse attività commerciali del capoluogo operanti nel comparto dell’intrattenimento e della ristorazione, nonché in un centro bassomolisano, presso un’impresa impegnata nel settore tessile. Per due delle citate imprese, è stata anche avanzata apposita proposta di sospensione temporanea dell’attività alla competente Direzione Provinciale del Lavoro (la legge stabilisce che ciò debba avvenire quando la manodopera in nero individuata all’atto dell’ispezione è superiore al 20% della forza lavoro complessivamente impegnata).
In materia di controlli strumentali, i militari hanno eseguito complessivamente oltre 180 accertamenti nei confronti di esercizi commerciali e professionisti, rilevando 52 infrazioni connesse al regolare rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale. Tra i soggetti verbalizzati anche un medico specialista che non aveva rilasciato alcun documento fiscale al cliente dopo aver incassato la parcella. Nel caso di quattro commercianti del Basso Molise e dell’area frentana, inoltre, è stata addirittura disposta la chiusura di tre giorni dell’attività, a seguito della constatazione di quattro mancate emissioni del documento fiscale accertate nell’ultimo quinquennio.
Le citate verbalizzazioni per mancato rilascio della documentazione fiscale, si aggiungono alle ulteriori 124 analoghe infrazioni già individuate e contestate nei primi mesi del corrente anno nell’intera Provincia. Inoltre, nel corso dei controlli, presso taluni esercizi, i finanzieri hanno avuto modo di rilevare un aumento del 200% degli scontrini fiscali emessi in quella data, rispetto allo stesso giorno della precedente settimana.