Il Tribunale di Isernia ha condannato l’Asrem di Isernia e una ginecologa dell’ospedale Veneziale a risarcire oltre un milione di euro ad una coppia, riconoscendo responsabilità mediche nella vicenda di una bimba nata con una gravissima malformazione agli arti superiori, mai diagnosticata durante gli esami ecografici. La coppia, infatti, ha scoperto la grave disabilità della figlia solo subito dopo il parto, avvenuto nel gennaio 2006. La bimba non aveva le braccia.

Oltre al risarcimento dei danni, l’Asrem e la ginecologa dovranno provvedere al pagamento di un vitalizio4 mila euro all’anno per le cure mediche della bambina, che oggi ha sei anni, e a risarcire i genitori delle spese mediche già sostenute (52mila euro). “Ai genitori è stato negato l’esercizio del diritto all’interruzione volontaria della gravidanza” è la motivazione evidenziata nella sentenza dal giudice Piccialli.

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