Volantini, slogan, messaggi su social network. La campagna elettorale per il rinnovo degli organi studenteschi è entrata nel vivo già diversi giorni, con candidati e sostenitori costantemente in giro per i corridoi con l’intento di accaparrarsi il maggior numero possibile di preferenze. Il prossimo 20 e 21 marzo si voterà, infatti, per eleggere i rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione, nel Senato Accademico, nel CdA dell’Esu, nel Nucleo di valutazione, nella Conferenza Regione-Università, nel Comitato per lo sport universitario e nel Consiglio degli studenti, nonché nei consigli di corso di laurea. A confrontarsi saranno due grandi liste: ‘‘Studenti indipendenti’ e ‘‘Collettivo 2kappa8 – Alternativa Studentesca’, con Domenico Michele Saldutto, candidato solitario ad un posto in Senato Accademico (lista ‘Risanamento Subito’).
Ma, mentre le strutture universitarie abbondano di manifesti, già impazzano le prime polemiche. Oltre ai soliti dispetti, la preoccupazione più grande riguarda presunte irregolarità in fase di presentazione delle liste. Uno dei candidati di ‘‘Studenti indipendenti’, infatti, non avrebbe i requisiti necessari per concorrere ad un posto negli organi di Ateneo. Pertanto, il ‘‘Collettivo 2kappa8’ starebbe pensando ad un ricorso preventivo in direzione amministrativa, chiedendo l’immediata verifica e la successiva esclusione. Nell’avviso pubblicato dall’Unimol, in particolare, è specificato che “sono eleggibili gli studenti regolarmente iscritti, per la prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, ai corsi di laurea, laurea magistrale e ai dottorati di ricerca dell’Università degli Studi del Molise, alla data di presentazione delle liste”. Il candidato di ‘‘Studenti Indipendenti’ per il Consiglio di Amministrazione dell’Esu, invece, sarebbe iscritto al ‘‘secondo’ anno fuori corso; pertanto, in base al bando, sarebbe ineleggibile. Secondo l’interpretazione di ‘‘Studenti indipendenti’, tuttavia, questa disposizione riguarderebbe solo gli organi dell’Università. E, come noto, il CdA dell’Ente per il diritto allo studio non rientra in questa categoria. “La legge 240 prevede una distinzione” spiegano i ragazzi di ‘‘Studenti indipendenti’. “Ma nel bando non è contenuta alcuna classificazione” risponde il Collettivo. “Questione di interpretazione” fa sapere l’Ateneo, il quale però aggiunge che “si pronuncerà solo dopo un’eventuale ricorso ufficiale”.
E intanto le polemiche continuano ad alimentare la campagna elettorale. Ieri mattina, i ragazzi del Collettivo hanno avuto un incontro preliminare con il rettore, illustrando i motivi della presunta irregolarità. Il candidato sarebbe già stato avvisato del motivo del contendere e della richiesta ufficiale di chiarimento, attesa per oggi. A questo punto i possibili scenari sono tre. Uno. L’Unimol si pronuncia per la legittimità della candidatura, con il rischio di un ricorso in altre sedi da parte del Collettivo. Due. L’Ateneo dichiara l’ineleggibilità del candidato in questione; la lista ‘‘Studenti indipendenti’ fa ricorso, appellandosi ad una irregolarità o imprecisione del bando, con rischio di annullamento delle elezioni. Tre. Lo studente in questione si ritira per evitare problemi, lasciando però via libera al candidato del Collettivo. Si tratta, ovviamente, di uno scenario improbabile, ma anche dell’unico che salverebbe l’Ateneo.