Un fulmine a ciel sereno per i dipendenti della Dec SpA (azienda di servizi che opera alla Fondazione Giovanni Paolo II) la notizia riguardante l’arresto dei fratelli Gerardo e Daniele Degennaro, adesso confinati ai domiciliari. Come era in programma da tempo , si è svolto ieri un incontro con i sindacati per discutere del mancato pagamento degli stipendi per i 50 dipendenti (i pagamenti sono sospesi da dicembre e oggi dovrebbe esserci un incontro in Prefettura, pare sempre con i sindacati). Ma, naturalmente, durante la riunione si è parlato della notizia che ha fatto il giro dei network nazionali. E cioè dell’inchiesta che ha coinvolto tra gli altri i due titolari dell’azienda. Sono 51, in totale, le persone oggetto di indagine della Procura di Bari. Le accuse nei confronti dei fratelli Degennaro (uno dei due è consigliere regionale del Pd in Puglia) sono contenute nelle 486 pagine del provvedimento firmato dai pm baresi. Nei provvedimenti restrittivi vengono contestati i reati di corruzione, frode e numerosissimi falsi. L’attività investigativa ha avuto origine da un evento naturale, l’alluvione che colpì Bari nell’ottobre del 2005. Nell’occhio del ciclone sono finiti imprenditori, pubblici dipendenti e professionisti per reati che vanno dalle frodi in pubbliche forniture, al falso, alla truffa aggravata, alla corruzione, all’abuso d’ufficio, sino al subappalto non autorizzato ed alla appropriazione indebita.