Sono funerali di Stato quelli che omaggiano la figura di Giuseppe Iacovone, il coraggioso poliziotto che ha perso la vita venerdì pomeriggio sulla Statale 85, durante un inseguimento. Il feretro è avvolto nel tricolore. I suoi gradi, il suo capello e i suoi guanti sono su un cuscino rosso, nella mani di un collega. E poi c’è il picchetto d’onore, gli agenti in alta uniforme. Il rombo dei motori delle ‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘‘pantere’ della polizia e le motociclette che scortano la bara. Decine di palloncini bianchi e, a chiudere la solenne cerimonia, il suono della sirena dell’Alfa 159 sulla quale Giuseppe prestava il suo servizio allo Stato.

La camera ardente è allestita nel Municipio di Capriati al Volturno. Ad accompagnarlo in chiesa, in spalla, sono i colleghi di Giuseppe, quelli che con lui condividevano le ore di servizio. Migliaia le persone accorse per l’ultimo saluto. Centinaia di auto giunte da Milano, Roma, Isernia, Campobasso, Caserta, Venafro. C’è il presidente della Regione Molise, Michele Iorio; il presidente della provincia di Isernia, Luigi Mazzuto. Ci sono i prefetti di Isernia e Caserta. Il procuratore Paolo Albano. I questori, i comandanti delle altre forze di polizia. E poi i sindaci di altri comuni, assieme a quello di Capriati e all’intera amministrazione.

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