Doveva servire a mettere insieme le professionalità e il know how di regioni, enti camerali, istituti centrali di cooperazione con l’estero, per lanciare iniziative imprenditoriali sul mercato mondiale e sostenerle. E’ lo Sprint Molise – Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione delle imprese – nato dalla collaborazione di Regione Molise, Unioncamere Molise, ministero delle Attività Produttive, Ice, Simest e Sace. Inizialmente fu curato dalla Camera di Commercio di Campobasso. Poi, nel 2010, la Regione decise di riportarlo a casa, assegnandolo all’assessorato alle Attività produttive. Ragioni di economia e ottimizzazione di risorse, umane e finanziarie, alla base della decisione, che non passò inosservata né fu indolore. Direttore dello Sprint diventò il responsabile del settore Industria Elvio Carugno.
Dalla Regione lo sportello riceveva circa 400mila euro l’anno. Ma già da un anno il finanziamento non è stato incrementato. Carenza di fondi nei capitoli giusti, così anche nel previsionale per il 2012 lo Sprint non c’è. Resta da capire come era inquadrato questo organismo, che ufficio della Regione non è, ma non si può dire estraneo all’amministrazione. E intanto… poche news per il 2012, eventi e convegni perlopiù. Quattro per il 2011: una rassegna e qualche incontro bilaterale nei mesi di aprile e dicembre. E basta. L’assessore competente, dall’avvio della decima legislatura, è il presidente della Regione, che ha in mano la delega all’internazionalizzazione e alla cooperazione. Una sorta di braccio operativo, scollegato però dalla mente. Mentre la giunta Iorio sta discutendo di come ridare slancio e impulso allo Sprint, la Guardia di Finanza scopre che il vertice amministrativo – e, lui sì, operativo secondo la procura – utilizzava per sé i fondi che gli sono stati assegnati e destinati invece alle imprese.