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Potrebbe essere candeggina la sostanza rinvenuta all’interno della bottiglia da mezzo litro di acqua minerale, acquistata qualche giorno fa dalla giovane donna ricoverata all’ospedale Veneziale per intossicazione. E’questa l’indiscrezione emersa nelle ultime ore in merito al caso scoppiato nel capoluogo pentro, in seguito alla denuncia inoltrata alle forze dell’ordine della madre della ragazza.

Al momento, però, i campioni di acqua prelevati dai carabinieri del nucleo antisofisticazione di Campobasso sono ancora in fase di accertamento. Certa è che la bottiglia era stata manomessa, in quanto è stato scoperto il foro utilizzato per iniettare, con una siringa, la candeggina. Allo stato attuale delle cose, non sembrano esserci fori sulle bottiglie dell’intera partita di acqua minerale di quel tipo, sequestrata dai militari dell’Arma nel supermercato di Isernia dove si era recata la giovane rimasta intossicata.

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