“Come è stato possibile che per anni decine e decine di dipendenti dell’Asrem impegnati in sedi del Basso Molise abbiano potuto assentarsi senza che alcun funzionario o dirigente preposto alla vigilanza si sia mai accorto di nulla, come indica un’inchiesta in tal senso della Procura della Repubblica di Larino?”. Lo chiede il consigliere regionale del Pd Michele Petraroia in una nota trasmessa coordinatore del Tavolo tecnico interministeriale di verifica e controllo sui bilanci delle Regioni sottoposte ai piani di rientro dal deficit sanitario. “E’ intollerabile – continua Petraroia – che l’Asrem neghi corsie preferenziali per i pazienti oncologici per carenza di risorse, nel mentre quotidianamente con un sistema di controlli ispettivi interni così malmessi nascono dubbi su possibili perdite milionarie dell’Azienda. Se non si è in grado nemmeno di avere cognizione sull’effettiva presenza al lavoro del personale – sostiene il consigliere del Pd -, e dopo l’inchiesta alla Procura della Repubblica di Larino accade che scompaiano i dati informatici sui cartellini, assenze e presenze dei dipendenti per il periodo 2004-2011, con quali criteri di efficacia l’Asrem controlla le schede di rimborso delle strutture e dei laboratori privati? Chi ha in mano i dati informatici sui codici dei DGR da sottoporre a rimborso? Che ruolo svolgono le società informatiche esterne eventualmente coinvolte per compiti delicatissimi che meriterebbero un monitoraggio digitale dei dati ad horas con dirigenti Asrem capaci in qualsiasi momento di conoscere i numeri dei ricoveri ospedalieri della spesa farmaceutica, delle cartelle cliniche private, della tipologia dei rimborsi e dell’ammontare degli stessi?”.

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