Non escludono forme di protesta eclatanti i rappresentanti delle sigle sindacali CISL e UIL (Antonio Vitagliano e Donato Calabrese), stanchi del perdurare della situazione critica e instabile dell’ATM (Azienda Molisana Autotrasporti), nata dalla fusione della SATI e della Larivera. “L’azienda, che rappresenta oltre l’80% del trasporto pubblico locale, – si legge in una nota congiunta dei due sindacati – versa in condizioni disastrose. Nonostante reiterate riunioni tra azienda, sindacati, regione e i massimi vertici dello stato e assicurazioni provenienti da tutte le parti, i dipendenti puntualmente continuano a non avere la sicurezza di ricevere gli stipendi, che vengono continuamente rimandati adducendo ragioni che coinvolgono la regione Molise”.

“Questi sono i risultati della tanto sbandierata ristrutturazione della rete trasporti che la regione ha sempre presentato come una innovazione ed ottimizzazione, con l’obbiettivo del gestore unico che avrebbe dovuto garantire una migliore distribuzione delle risorse e un sensibile miglioramento del servizio. Obbiettivi che non sono stati affatto raggiunti, e a fronte di un taglio sensibile del servizio ai cittadini (addirittura di oltre il 30% delle corse in meno) le principali vittime di questo processo sono diventate le diverse centinaia di famiglie dei dipendenti già provate dalla crisi sulle quali si scaricano tutte le inefficienze del nuovo assetto societario, che tra gli incomprensibili ritardi di pagamento degli stipendi ed arbitrarie decurtazioni dello stesso con la mancata corresponsione di indennità già presenti nei vecchi contratti, si trovano ogni giorno a combattere per tentare di far fronte alle spese giornaliere e delle scadenze senza la possibilità di contare sull’unica fonte di reddito familiare”.

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