La Guardia di Finanza di Isernia ha scoperto una ingente evasione fiscale, perpetrata nel corso di alcuni anni da due imprese aventi sede nella provincia pentra ed operanti rispettivamente nel settore del commercio e della riparazione ed assistenza di autoveicoli. Le due attività economiche sono risultate tra loro collegate, essendo fratelli i rispettivi titolari.
Insospettiti dall’irregolarità della documentazione fiscale esibita, i finanzieri hanno fatto controlli incrociati sulle operazioni commerciali poste in essere ed esaminato i conti bancari dei titolari. Da quest’ultima attività ispettiva, in particolare, sono emersi numerosissimi rapporti bancari, anche intestati ai familiari degli imprenditori interessati, ma nella loro disponibilità, posti in essere nel chiaro tentativo di rendere più difficoltoso la ricostruzione del reale volume d’affari sviluppato nel corso degli anni 2007, 2008 e 2009.
Decisivo è stato il ricorso da parte della Fiamme Gialle allo strumento delle indagini finanziarie, che ha consentito di acquisire dati riguardanti i rapporti finanziari intrattenuti dal contribuente presso tutti gli Istituti di credito, gli intermediari finanziari, le imprese di investimento, le società di gestione del risparmio e le società fiduciarie. La mole della documentazione bancaria ispezionata ha reso particolarmente complessa l’attività di verifica, ad esito della quale i due imprenditori sono risultati “evasori paratotali”, avendo occultato al fisco parte preponderante della propria attività economica con una conseguente ingente evasione fiscale. In particolare è emerso che negli anni 2007, 2008 e 2009 le aziende controllate non hanno dichiarato, complessivamente, redditi per oltre 38 milioni di euro, IVA dovuta per oltre 4 milioni di euro, IVA relativa per oltre 7,5 milioni di euro ed è stata accertata una maggiore imposta IRAP dovuta per circa 2 milioni di euro.
I titolari delle due imprese sono stati anche denunciati alla locale Procura della Repubblica per frode fiscale ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 74/2000 ed è stata avanzata nei loro confronti proposta di sequestro preventivo per equivalente dei beni mobili e immobili agli stessi riconducibili. Nelle attività di contrasto alle frodi fiscali, i due evasori paratotali scoperti nella suddetta operazione si aggiungono ai 7 evasori totali o paratotali già individuati dai Reparti del Comando Provinciale di Isernia nei primi quattro mesi del corrente anno, con circa 8,5 milioni di Euro di base imponibile recuperata a tassazione e circa 2,3 milioni di Euro tra I.V.A. dovuta e relativa.