Gli agenti della Polfer di Campobasso, congiuntamente alla Squadra Mobile della questura di via Tiberio, giovedì scorso, hanno tratto in arresto in flagranza di reato D.F.S., 26enne di Guardiaregia, accusato di detenzione e spendita di banconote false nonché di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Ancora una volta l’uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti è alla base di un’indagine della Polizia, partita da un controllo occasionale svolto, pochi giorni fa, presso la stazione ferroviaria di Campobasso dagli uomini della Polfer nei confronti di un giovane, M.S., 20enne della Provincia di Foggia e studente presso un Istituto scolastico Superiore di Campobasso, sorpreso a spendere presso un esercizio pubblico banconote da 20 euro risultate false.
L’intervento della Polizia ha consentito di stabilire che il ragazzo poco prima aveva ricevuto quelle banconote quale corrispettivo della cessione di sostanza stupefacente, acquistata da altro studente campobassano, I.G., 19enne, residente a Guardiaregia.
L’immediata perquisizione personale e domiciliare nei confronti di M.S., ha portato al rinvenimento, tra l’altro, di ben 8 banconote da 20 euro false nonché di 18 involucri contenenti hashish, di un bilancino di precisione e del “registro contabile” dell’attività di spaccio.
La perquisizione presso il domicilio di I.G., invece, ha consentito di recuperare una banconota da 20 euro falsa, del tutto simile a quelle cedute da quest’ultimo a M.S. per l’acquisto dello stupefacente.
A seguito di ulteriori approfondimenti, la Polizia è risalita a D.F.S. e nel corso della perquisizione delegata dall’A.G., svolta presso l’abitazione dell’uomo, è stata rinvenuta una somma di denaro contante, pari a 1.810 euro, in banconote false da 20 e 50 euro, oltre a 6 grammi di cocaina, ad una piantagione di marijuana in vaso con lampade specifiche per la crescita, un bilancino di precisione e vario materiale da taglio e da confezionamento.
L’indagine ha consentito di appurare che le banconote false, oltre ad essere spese in esercizi commerciali o presso uffici postali, venivano spesso utilizzate dagli acquirenti di stupefacente per pagare i propri fornitori.
D.F.S. è stato quindi tratto in arresto e condotto nel carcere di via Cavour a disposizione dell’A.G. procedente. Degli altri giovani coinvolti, I.G. è stato denunciato a piede libero per detenzione e spendita di banconote contraffate mentre M.S. per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.