Pensava probabilmente che qualcuno non potesse accorgersi di quei documenti fasulli, in realtà intestati ad un’altra persona, e di poter trascorrere alcuni giorni di vacanza lontano dall’obbligo di dimora impostogli a Foggia, ma la sagacia degli uomini della Digos di Termoli hanno fatto sì che l’inganno venisse scoperto e che il soggiorno piacevole alle Isole Tremiti finisse in quello meno confortevole del carcere di Larino. E’ finito in cella, dunque, al ritorno dalle Diomedee al porto di Termoli il 53enne Raffaele Tolonese, pregiudicato e accusato di associazione a delinquere, personaggio che più volte ha violato la sorveglianza speciale. Nella serata di giovedì, poco prima delle 20, all’imbarcadero per le Isole Tremiti, gli agenti del commissariato impegnati in servizio di prevenzione e repressione dei reati, con l’ausilio di personale della capitaneria di porto, ha proceduto in maniera mirata al controllo di alcuni passeggeri in arrivo con i traghetti provenienti dalle Diomedee. Nelle maglie dei controlli è finito anche il Tolonese, evaso dall’obbligo di dimora dauno, come più volte ha fatto e sempre scovato dalle forze dell’ordine, Tolonese ha pensato bene di usare una patente intestata a un’altra persona e partire per trascorrere il Ferragosto al sole. Una segnalazione provenuta proprio dai colleghi di Foggia ha messo il personale della polizia di stato termolese sulla pista giusta e con l’ausilio della Capitaneria di Porto hanno setacciato gli ultimi tre sbarchi del Tremiti Jet e della Tirrenia. A conforto dell’attività investigativa anche l’auto usata per recarsi al porto di Termoli, elemento utile per il successivo riconoscimento. Agli agenti che lo hanno fermato invitandolo a esibire i documenti e a fornire le proprie generalità Tolonese ha dato un’identità fasulla e un documento contraffatto, sostenendo di essere un altro e non il pregiudicato che le forze dell’ordine cercavano, una tesi che cozzava contro la realtà dei fatti, ma che il 53enne ha continuato a ribadire finanche in commissariato. Il malvivente è stato associato al carcere di Larino e in mattinata è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari, che ne convaliderà l’arresto.

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