I ladri dell’oro rosso tornano a colpire. Dopo aver tranciato centinaia di metri di cavi conduttori dalle linee elettriche dell’Enel e lasciato al buio svariate utenze le band non demordono. Nella scorsa notte la linea da 20.000 volt che dalle sponde del fiume Trigno si dirama nell’agro abruzzese di San Salvo è stata presa di mira. Più di venti campate sono rimaste sprovviste di cavi per un totale di un paio di chilometri. Al buio sono rimaste alcuni casolari della pianura abruzzese. Nessun indizio per gli inquirenti. Nella maggior parte dei casi le indagini restano al palo ed alla società elettrica rimane solo la stima dei danni. L’oro rosso frutta diversi spiccioli sul mercato nero ed a nulla importa se il rischio di rimanere folgorati ai tralicci è alto, oltre che si esercita una sottrazione illecita punibile con sanzioni penali di tutto rispetto. Le gang di elettricisti acrobati non lasciano nulla al caso, colpiscono in poche ore e pochi risultano essere i colpi gobbi. Ma come si potrà porre un freno al fenomeno che ultimamente sta dilagando? Difficile trovare un metodo efficace in poco tempo.