Il nome di battesimo pochi lo conoscevano. Anche perché impronunciabile nella nostra lingua. Per i vicini quel ragazzo era Michele.
Per sbarcare il lunario Michele si arrangiava. Lavori per lo più saltuari, nei boschi in genere a tagliar legna, da cui ricavava lo stretto necessario forse a malapena per pagare l’affitto.
Arrivato dall’Ucraina, 29 anni, alto, biondo, tranquillo, da giorni non rispondeva più al telefono. La madre lo ha visto l’ultima vola il 31 dicembre. Anche lei vive a Isernia, ma ospite di anziani di cui si occupa.
La porta di casa, in vico Sant’Antonio, chiusa. Nessuna risposta a chi ha provato a bussare.
Ieri mattina è stata la donna, dopo l’ennesimo tentativo andato a vuoto, a comporre il 113. Sul posto è arrivato subito il poliziotto di quartiere, che a sua volta ha chiesto in supporto un equipaggio della Squadra Volanti. Gli agenti hanno poi invocato l’intervento del 118 e dei Vigili del fuoco.
Forzato l’ingresso, la drammatica scoperta. Michele era tra quelle quattro mura privo di vita. Solo.
I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso, avvenuto probabilmente già da diverse ore.
La Polizia ha messo al corrente la Procura. Sul posto il magistrato di turno, che dopo aver disposto e fatto eseguire la ricognizione cadaverica dal medico legale, ha restituito la salma alla famiglia.
Sul caso è stato aperto un fascicolo di cui si occupa la Squadra Mobile di Isernia. Un atto dovuto per documentare con certezza la causa delle morte.
Michele pare avesse problemi di alcolismo. Non è da escludere che il decesso sia sopraggiunto per una complicanza dovuta al suo stato di salute compromesso dagli abusi.
Intanto si è messa in moto la macchina della solidarietà per consentire una degna sepoltura a quel ragazzo che nel cuore del centro storico di Isernia tutti conoscevano e a cui tutti hanno teso una mano. In passato fu lui stesso a chiedere aiuto alla Polizia per uscire dal tunnel dell’alcol.
La salma è stata trasferita nella cappella del cimitero dove sarà allestita la camera ardente a cura del Comune. Poiché il Municipio è chiuso e riaprirà solo dopo l’Epifania, l’assessore Linda Dall’Olio ha chiesto alla Caritas di predisporre quanto necessario per le esequie. Quando la struttura di Palazzo San Francesco sarà operativa, l’amministrazione farà fronte alle spese.
ppm