Nell’ambito di mirati servizi predisposti dal questore della provincia di Campobasso, Giancarlo Conticchio, volti alla repressione del fenomeno delle truffe e delle frodi commerciali, gli agenti della Polizia di Stato hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Campobasso un giovane di 25 anni della provincia di Caserta, che tempo addietro si era recato in un’oreficeria del capoluogo per contrattare la vendita di un orologio del valore di circa 9.000 euro, poi ceduto per la somma di 3.000 euro e posto in vendita dall’orefice su un sito di e-commerce.
Successivamente, Il Watch Register, il piu’ grande database al mondo di orologi rubati, che offre ai commercianti un servizio di controllo sui seriali, oltre che alle vittime la possibilita’ di registrarli sulla banca dati, ha contattato il venditore, per segnalargli che l’orologio, di cui era noto nell’inserzione il numero seriale, risultava rubato.
Il commerciante ha, pertanto, denunciato l’accaduto agli uomini della Squadra Mobile, consegnando l’orologio provento di furto.
Il soggetto che aveva ceduto al commerciante il monile, sentito in merito, ha dichiarato di aver ricevuto l’orologio in dono dal proprio nonno e di aver deciso in seguito di monetizzare tale regalo. Gli accertamenti svolti hanno consentito, tuttavia, di accertare una diversa realtà dei fatti.
Il nonno del giovane ricettatore, proprietario dell’orologio, infatti, non avendo più trovato l’oggetto dove solitamente usava riporlo, presumendo che ignoti lo avessero asportato, aveva presentato formale denuncia di furto, non sospettando affatto che l’orologio gli fosse stato sottratto proprio dal nipote, che nel frattempo lo aveva rivenduto in una provincia diversa da quella di residenza, credendo di riuscire, in tal modo, a farla franca.
A seguito della ricostruzione dell’accaduto, l’orologio è stato quindi recuperato e riconsegnato al legittimo proprietario ed il giovane è stato denunciato.

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