Il capitano Antonio Forciniti l’aveva fatto intendere nel giorno della conferenza stampa in Procura a Larino. Non sono solo gli assenteisti e gli indagati coinvolti nelle assunzioni ‘‘‘‘facili’ a rischiare nella sanità basso molisana e dell’intera regione. Continue visite con acquisizioni di carte e documenti, quasi una presenza quotidiana quella dei carabinieri del Nas a Termoli e a Larino, e dopo aver passato al setaccio gli uffici distrettuali dell’Asrem, adesso sono i medici degli ospedali San Timoteo e Vietri a dover stare attenti. In particolare, due nuovi filoni d’inchiesta sarebbero stati attivato e riguarderebbero in entrambi i presidi quello sull’autorizzazione ai medici a svolgere la professione privata all’interno delle strutture pubbliche e l’altra l’attività della commissione medica per la valutazione dell’invalidità civile. Insomma, pare che la magistratura e il Nucleo antisofisticazioni e Sanità sia proprio deciso a ispezionare e controllare minuziosamente ogni rivolo del comparto in regione, con particolare cura del Basso Molise, già centro nevralgico per le investigazioni ai tempi di Black-hole, dove l’allora comandante del Nucleo operativo e radiomobile Forciniti non ebbe certo un ruolo secondario.