La storia di Luigi ha commosso l’Italia e per giorni la notizia ha fatto il giro di giornali e televisioni nazionali. Domenica sette, lo studente di architettura, stava tornando a casa dai genitori che vivono in una contrada tra Campobasso e Campodipietra. Salito sul treno, partito da un binario non proprio vicinissimo alla stazione centrale, Luigi si sente male, si accascia a terra, il suo cuore sembra quasi in battere più. Ma accanto a lui, quasi per miracolo ci sono due medici, Giulio Giordano della Cattolica e Bruno Manocchio medico di base a Baranello che chiedono al macchinista di fermarsi di tornare indietro perché le condizioni del giovane sono troppo gravi. Ma non c’è nulla da fare, per questioni di sicurezza non si può tornare indietro. Allora i due medici si danno da fare, cercano di tenere in vitaLuigi con un massaggio cardiaco lunghissimo, durato più di mezzora il tempo necessario per arrivare fino alla stazione di Ciampino dove ad attenderli c’era un’ambulanza che a sirene spiegate ha portato lo studente universitario all’ospedale di Tor Vergata dove è ancora ricoverato. “Possiamo solo sperare che quel grande miracolo accaduto sul treno diretto a Campobasso possa continuare. Dobbiamo incrociare le dita e sperare. Soprattutto pregare”. Il papà di Luigi, è più tranquillo: da qualche giorno Luigi pare abbia qualche piccolo miglioramento, dopo oltre due settimana di coma ci sarebbe uno spiraglio di miglioramento

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.