Sequestro di 326 chili di pescato, requisizione di sette attrezzi da pesca tra reti ed altri arnesi su pescherecci della flottigia termolese, 20 mila euro di multe elevate: questo l’esito di un’operazione di Polizia marittima condotta dalla Capitaneria di Porto di Termoli dal 22 al 25 ottobre scorso. Nel corso dei tre giorni di verifiche, sono stati impiegati 20 ufficiali tra motovedetta e squadre a terra con accertamenti su tutta la filiera della pesca, dai punti di sbarco, ai mezzi di trasporto del pescato ed infine agli esercizi commerciali, ristoranti, pescherie e mercati ittici della costa e di Campobasso. Nell’ambito di tali attività è stato constatato l’utilizzo a bordo di tre motopescherecci di sacchi di rete non consentiti, in quanto di taglia inferiore alla minima. I comandanti sono stati sanzionati per 4.000 euro ciascuno. Due pescherie di Campobasso, inoltre, e due ambulanti sono stati scoperti con prodotti ittici privi di etichettatura e, di conseguenza, sanzionati con verbale di 1.167 euro. Due veicoli in transito sulla ss 16, uno in direzione sud Termoli e l’altro in località Montenero di Bisaccia sono stati fermati dalla squadra della Guardia costiera. All’interno gli ufficiali hanno verificato la presenza di 326 chili di pesce vario senza alcuna documentazione che ne dimostrasse la provenienza. Anche in questo caso è scattato il sequestro dei prodotti ed i trasgressori multati per 1.500 euro. Via mare è stato, invece, accertato, da parte della motovedetta CP2115, il collocamento ad opera di ignoti di due reti da posta di 1000 e 50 metri circa non regolarmente lungo il litorale Sud di Termoli e presso l’Isola di San Nicola; di due attrezzi da posta, contenenti tre nasse e dodici trappole da pesca del tipo “barattoli”, anch’essi non regolarmente segnalati lungo il litorale Nord di Termoli. Il materiale è stato requisito.

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