Poco dopo le 9 tutte le strade d’accesso al Molise sono state bloccate. Al confine con la Campania, due pattuglie dei carabinieri, poi polizia a iosa. Dappertutto. Obiettivo: acciuffare i malviventi che poco prima con un’azione fulminea avevano rapinato un portavalori, intascando quasi un milione di euro. Denaro destinato agli uffici postali della zona beneventana. Un commando formato da otto persone armate, anche con mitra, e volto coperto dai passamontagna, ha prima bloccato in entrambi i sensi di marcia la statale 94 all’altezza di Casalduni (30 chilometri da Sepino ma ancora provincia di Benevento) mediante l’utilizzo di due compattatori di provenienza furtiva. Poi hanno atteso l’arrivo del furgone portavalori della società di vigilanza privata “Il poliziotto notturno” e lo hanno bloccato mediante l’utilizzo di chiodi a tre punte. Hanno esploso in aria alcune raffiche di mitra, avvertite distintamente dai residenti della zona. I vigilantes che scortavano il mezzo sono stati immobilizzati mentre due rapinatori con una motosega hanno aperto il vano blindato anche esplodendo alcuni colpi di pistola. Eppoi hanno trasferito il denaro nelle due Fiat Bravo incendiando un furgone prima di dileguarsi e costringendo gli automobilisti che nel frattempo erano sopraggiunti sul posto a scendere dalle macchine e a buttare le chiavi per non ostacolare la fuga. Destinazione: il Molise. È partita quindi la caccia all’uomo. In Molise si è mobilitata prima di tutto la Questura che ha organizzato posti di blocco e di controllo lungo tutto la Statale 87 che dal confine con la Campania si spinge fino a Guardiaregia. È su questo tratto di strada che infatti, alcune testimonianze, hanno detto di aver visto fuggire le due auto utilizzate subito dopo la rapina. Al lavoro anche i carabinieri del Comando Provinciale di Benevento che si sono spinti fino in Molise. Operazioni straordinarie di controllo del territorio rafforzate anche dal lavoro compiuto dall’elicottero della polizia di Stato e da uno del settimo nucleo di Pontecagnano (Sa). Interventi che hanno consentito il rinvenimento ed il sequestro di cinque auto tutte usate dai malviventi per il compimento dell’atto delittuoso. Sono in corso accertamenti ed attività finalizzati all’individuazione dei rapinatori. Secondo i testimoni la banda era composta da italiani.