La nebbia, la strada priva di illuminazione. Quell’ombra sul ciglio della carreggiata. Poi il rumore e la paura. Il terrore. Ai carabinieri ha raccontato in lacrime di non essersi accorto della gravità dell’accaduto. “Ho capito di aver urtato qualcosa, ma non pensavo fosse un uomo”. Quando poi ha realizzato ha chiamato il suo avvocato e insieme si sono presentati al comando provinciale dei carabinieri di Campobasso. È finita così ieri mattina intorno alle 10 la “latitanza” dell’uomo che era alla guida del furgone bianco che venerdì sera ha travolto e ucciso Mario Rocco, l’83enne di Cercemaggiore morto in ospedale per le gravi ferite riportate nell’impatto. L’anziano stava percorrendo a piedi la circonvallazione del paese. Spingeva una carriola piena di bottiglie d’acque. Era andato a rifornirsi, come faceva spesso, alla fontana. Erano da poco trascorse le 17.30. In quel punto la visibilità è scarsa, non c’è illuminazione artificiale e in questo periodo si formano di frequente fitti banchi di nebbia. All’improvviso è arrivato quel furgone che gli è piombato addosso e ha proseguito la corsa verso Campobasso. “Quando ha capito cosa fosse accaduto – ha spiegato il suo legale Michele Robustini – mi ha immediatamente contattato e mi ha chiesto di accompagnarlo dai carabinieri. In queste circostanze credo che ogni ragionamento volto a mitigare la sofferenza dei familiari della vittima sia davvero superfluo. Ho tuttavia il dovere di dire che il mio assistito è davvero molto provato e dispiaciuto per l’accaduto. Lui ha avvertito un rumore ma non si è reso assolutamente conto della gravità dell’incidente. Le condizioni ambientali erano pessime, c’era nebbia fitta e in quel punto la strada non è per nulla illuminata. Ha raccontato di aver provato un grosso spavento. Non appena poi ha realizzato di essersi reso involontario protagonista di questa triste storia non ha esitato nemmeno un secondo e si è costituito”.
Sulla strategia difensiva Robustini non si è sbilanciato. “Preferisco aspettare l’esito delle indagini. Adesso penseremo ad attivare tutte le pratiche per consentire alla compagnia assicurativa di procedere con solerzia al risarcimento del danno”.

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