Tensione nel carcere di Campobasso, dove un detenuto lavorante campano ha aggredito un agente di polizia penitenziaria che è dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. A denunciarlo è il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Donato Capece, che proprio nei giorni scorsi è stato in visita nei penitenziari del Molise. “La situazione – spiega – è ben oltre il limite della tolleranza. Lo dimostra chiaramente l’inquietante regolarità con cui avvengono episodi di tensione ed eventi critici nelle sovraffollate prigioni italiane, a tutto discapito dell’ operatività e della sicurezza dei Baschi Azzurri. Vogliamo per prima cosa esprimere la nostra solidarietà al collega del carcere di Campobasso che è stato improvvisamente e violentemente colpito. L’aggressione, improvvisa e proditoria, é l’ennesima ai danni di appartenenti alla Polizia Penitenziaria ed avviene il giorno un altro grave evento critico in carcere, e cioé la morte per suicidio di un detenuto ad Ariano Irpino”. “La situazione penitenziaria – sottolinea Capece – resta e rimane allarmante e le risposte dell’Amministrazione penitenziaria a questa emergenza sono favole, come quella della fantomatica quanto irrazionale e sporadica sorveglianza dinamica, che accorpa ed abolisce posti di servizio dei Baschi Azzurri mantenendo però in capo alla Polizia penitenziaria l’aggravante penale della ‘colpa del custode’ (articolo 387 del Codice penale)”