Si è concluso con una sola udienza il processo a carico di un uomo accusato di violenza sessuale. Ieri mattina i giudici del tribunale di Campobasso, dopo aver ascoltato cinque testimoni, lo hanno condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione, sospendendo tuttavia la pena. I fatti, secondo la pubblica accusa rappresentata in aula dal sostituto procuratore Rossana Venditti, sarebbero accaduti in un piccolo centro della provincia di Campobasso.
L’uomo, stando alla ricostruzione degli inquirenti, aveva raggiunto l’abitazione di un’amica per consegnarle dei dischi, forse cd rom. La donna non era in casa, ma c’era la sorella a cui lo stesso aveva chiesto la cortesia di prendere in consegna i dischi. Per ragioni poco chiare, tuttavia, all’improvviso avrebbe tentato un approccio sessuale. La donna, ovviamente sorpresa dal comportamento, avrebbe reagito violentemente, procurandogli anche delle contusioni. Quindi, secondo la difesa dell’uomo – rappresentata dall’avvocato Giovanni De Notaris – la violenza non si sarebbe affatto consumata. Ma la vittima, supportata dai suoi familiari, decise di sporgere querela. Dopo gli accertamenti di rito, ieri mattina si è tenuta la prima e, come detto, anche ultima udienza del processo. A quanto pare, precedentemente, la ragazza avrebbe anche ritirato la querela nei confronti del presunto violentatore, ma la procura che ormai aveva raccolto tutti gli elementi necessari, ha comunque ritenuto chiederne il rinvio a giudizio.
Il pm Venditti aveva chiesto ai giudici una condanna a 12 mesi di reclusione. Ma dopo la camera di consiglio i magistrati hanno deciso di infliggere all’uomo un anno e quattro mesi. Una volta lette le motivazioni, l’avvocato De Notaris ricorrerà in Appello

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