Circa cento persone sono state condannate, in Molise, a pagare un’ammenda per avere sottoscritto le candidature di più di una lista alle ultime elezioni regionali del 2011. Tutte, già iscritte sul registro degli indagati della Procura all’indomani del voto, stanno ricevendo in questi giorni i decreti di condanna penale con la multa da 150 euro. Si chiude così l’indagine sulle doppie firme aperta dopo le elezioni sulla base di accertamenti fatti dalla polizia che aveva scoperto i doppi sottoscrittori. Molti dei molisani coinvolti assicurano di aver agito per ‘distrazione’ o ‘leggerezza’, dunque senza dolo nel firmare prima per un partito e poi per un altro. Di fronte a loro ora una doppia via: quella più breve, cioè pagare l’ammenda e chiudere la vicenda, mantenendo pulita la fedina penale, oppure fare opposizione e affrontare un processo con l’incognita dell’esito. Un ennesimo strascico, questo, delle contestatissime elezioni regionali del 2011 annullate dal Tar a maggio – conviene ricordarlo – per vizi formali attinenti proprio alla raccolta delle firme. In particolare, secondo i giudici amministrativi di primo e secondo grado, eliminate dal computo totale le doppie sottoscrizioni la lista provinciale di Campobasso di Molise Civile non aveva il numero necessario di firme (gliene mancavano sei) per essere regolarmente ammessa. E per quelle dell’Udc non vi è certezza che siano state raccolte mentre l’elettore aveva davanti l’elenco dei candidati perché non sono stati utilizzati fogli A3, ma A4 che poi sono stati spillati fra loro. Un dato, quest’ultimo, ancora sub judice. I consiglieri Sabusco e Izzi dell’Udc, infatti, insieme agli assessori Chieffo, Fusco Perrella e Velardi hanno presentato ricorso per revocazione della sentenza. La camera di consiglio per discutere la sospensiva è in calendario per il 22 gennaio prossimo.

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