Arresti convalidati e condanna a sei mesi di reclusione per entrambi. Pena sospesa e remissione in libertà. Sono comparsi ieri mattina sul banco degli imputati, processati con rito direttissimo, i due domenicani di 21 e 26 anni che domenica mattina hanno dato vita ad una scazzottata da orbi lungo viale Elena a Campobasso. Difesi d’ufficio dagli avvocati Assunta Testa e Corrado Cavone, i due hanno dovuto rispondere alle accuse – formulate dal sostituto procuratore Fabio Papa – di oltraggio, resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale. Durante la lite – che prima si è estesa ad un’altra coppia di extracomunitari eppoi ad una ventina di persone intervenute per placare gli animi – sono rimasti feriti tre poliziotti della Squadra volante. I medici del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli per ognuno di loro hanno firmato una prognosi di 10 giorni. Alla base della scazzottata certamente le condizioni psicofisiche dei due, particolarmente alterate dall’abuso di bevande alcoliche. Tutto è accaduto lungo viale Elena, a pochi metri dal Tribunale. Qualche parole di troppo, qualche spintone eppoi le botte. I calci, i pugni. Da orbi. Chi ha assistito alla scena si è spaventato – tanta era la violenza probabilmente accentuata anche dai fumi dell’alcol – e ha chiesto subito l’intervento del 113. E sul posto nel giro di pochissimo sono arrivate tre pattuglie della squadra Volante che hanno dovuto lavorare non poco per dividere i domenicani e tenere a distanza la calca di gente che era intervenuta nel tentativo di sedare la rissa. E nella mischia tre agenti, appunto, sono rimasti feriti. Ma i due domenicani, rei di aver provocato i tafferugli, anche quando sono stati medicati al Pronto soccorso hanno continuato ad insultarsi e a darsele. Insomma, quella passata è certamente una domenica da dimenticare. Poi, dopo le medicazioni, sono stati trasportati dagli agenti della Volante nella cella di sicurezza della Questura dove l’autorità giudiziaria ha disposto che trascorressero la notte in attesa della convalida del provvedimento di arresto eppoi la relativa condanna giunta ieri mattina a sei mesi di reclusione ciascuno.