L’inchiesta Open Gates ha subito una evoluzione probabilmente decisiva. Il gup del tribunale di Larino Aldo Aceto ha deciso di spezzare l’indagine sui presunti reati ambientali commessi nell’ambito dei rapporti consolidati tra il Cosib, il Coniv e la società Inside e che nel dicembre 2010 portò all’arresto di otto dei diciotto indagati, tra cui il presidente del Consorzio industriale Antonio Del Torto.
Dopo una camera di consiglio di un’ora e mezza, il giudice per l’udienza preliminare ha accolto la richiesta dei collegi di difesa, in particolar modo dell’avvocato Antonio De Michele, smembrando l’inchiesta in 4 tronconi.
Buona parte delle ipotesi di reato trasmesse a Campobasso, in parte al giudice distrettuale antimafia, e in parte al gip ordinario.
Resterà a Larino il solo filone della tentata concussione che vede coinvolti lo stesso Del Torto e Di Falco.
Un ulteriore quarto segmento sarà di competenza del tribunale di Chieti.
Il Pm Venturi, invece, aveva chiesto che l’intero procedimento rimanesse a Larino, poiché le modifiche legislative su cui sono state fondate le richieste della difesa erano avvenute dopo l’avvio delle indagini portate a termine dal Noe di Campobasso.