C’è anche l’ingegnere Luigi Di Nucci tra le cinque persone rinviate a giudizio per la morte di Giusy Mucciacciaro, la 22enne di Lucera che il 16 agosto 2011 perse la vita dopo essere stata sbalzata dalla giostra “Adrenalina X-treme”. La decisione è stata presa ieri mattina dal giudice per l’udienza preliminare Marco Ferrucci che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Maria Teresa Moscatelli fissando a fine maggio la data della prima udienza davanti al giudice monocratico del tribunale di Lucera. Le indagini erano state completate sette mesi fa quando il numero degli indagati dalla procura di Lucera era salito a cinque. Tutti accusati di omicidio colposo in concorso. Il professionista 64enne di Campobasso è finito tra i cinque rinviati a giudizio perché l’ultimo ad effettuare il collaudo durante il quale non avrebbe rilevato l’assenza dei famigerati pannelli. Coinvolto anche il progettista dell’attrazione, l’ingegnere Sante Cavicchini, cui viene contestata la non efficienza ergonomica e strutturale del seggiolino da cui cadde la giovane, danneggiato dopo lo scivolamento specie nella parte dell’imbottitura, oltre a non aver rilevato in un primo collaudo la mancanza di un importante accessorio: i pannelli laterali in acciaio e plexiglass previsti dal progetto e che avrebbero dovuto delimitare la fila di 22 seggiolini.