Il gip del tribunale di Napoli potrebbe disporre l’incidente probatorio sulla piccola di 7 anni vittima di presunti abusi sessuali da parte della madre e del suo compagno nonché di due uomini molisani. Il magistrato potrebbe chiedere l’esame testimoniale in forma protetta già questa settimana con il conferimento dell’ incarico ai periti. Il giudice inoltre potrebbe disporre una perizia psicologico-neuropsichiatrica sulla bambina e l’acquisizione della sua testimonianza per meglio definire il quadro della brutta storia di presunti abusi e violenze che la vedrebbe protagonista. Non è escluso che soltanto dopo l’esito di questi accertamenti si definiscano meglio anche le prossime azioni. A cominciare da quelle che riguardano la difesa dei due indagati. L’avvocato Erminio Roberto che difende il 52enne di Cercemaggiore ha già annunciato di valutare la richiesta di istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame. Qualora fosse richiesta la perizia psicologico-psichiatria, questa servirebbe a verificare se la piccola sia in grado di riferire in ordine ai fatti contestati e di individuare le persone autrici dell’accaduto se commessi e in caso positivo, di conoscere e di comprendere il senso reale e psicologico degli atti, il grado di influenza della situazione familiare nel racconto dell’accaduto (sembra, infatti, che la madre fosse solita prostituirsi in casa anche in presenza della piccola) e l’esistenza eventuale, nel suo vissuto emotivo, di elementi che possano indicare l’aver subito violenze o costrizioni a carattere sessuale. L’incidente probatorio è un meccanismo che permette l’assunzione della prova – ovvero un contraddittorio tra le parti davanti ad un giudice su di un elemento rilevante per l’accertamento dei fatti dai quali pende il procedimento penale – anticipato rispetto al dibattimento vero e proprio e che si svolge durante la fase delle indagini preliminari.
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