E’ iniziato ieri a Campobasso l’udienza del processo per l’omicidio di Maria Ciccotti, la 55enne di Guglionesi pestata a sangue dal figlio Carmine Galante, accusato di omicidio preterintenzionale. Davanti ai giudici della corte d’assise del capoluogo sono comparsi il Pm Luca Venturi e il legale di fiducia del giovane, Antonio Cianfagna Bracone.
Una prima udienza tecnica, in cui le parti hanno stabilito il percorso delle testimonianze da portare in aula. In particolare il pubblico ministero larinese ha iscritto ben 42 persone, mentre sono solo 12 i testi per la difesa. Cianfagna Bracone ha richiesto degli accertamenti di natura tecnico-legale, su cui i giudici debbono pronunciarsi.
Il rinvio a giudizio venne determinato dal gip Maria Paola Vezzi, che respinse l’istanza di un rito abbreviato.
La donna fu aggredita, picchiata con violenza dal figlio, almeno stando alla ricostruzione degli inquirenti.
Ferite profonde a cui si aggiunse anche l’abbandono per due giorni. Tanto che una volta scoperta e condotta in ospedale la donna era praticamente in coma. E proprio in ospedale, al Cardarelli di Campobasso, il figlio fu arrestato dagli agenti della squadra mobile proprio mentre faceva visita alla madre.
La donna è poi deceduta a Larino lo scorso agosto senza mai essersi ripresa da quel pestaggio.
Nell’udienza preliminare venne definita anche la posizione del marito della donna e padre di Carmine, condannato con rito abbreviato a un anno e 4 mesi per favoreggiamento, con pena sospesa e mancata menzione.