La storia risale al 1990, quando una donna molisana si ammalò di epatite C per via di una trasfusione che le era stata praticata all’ospedale Mazzini di Teramo. Quella donna è morta da sei anni i figli però sono decisi a trascinare la Asl di Teramo in tribunale. Hanno notificato lo scorso novembre alla Asl e al ministero della Salute l’atto di citazione per il risarcimento dei danni. La signora pare non sia morta per le conseguenze dirette della patologia contratta in seguito a quella trasfusione, ma soffrendo di epatite C non ha potuto sottoporsi ad intervento quando si è ammalata al cuore,e per quella cardiopatia è morta.La Asldi Teramo ha già opposto diversi motivi per cui a suo avviso il risarcimento non spetterebbe.

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