Il ricorso presentato dal direttore dell’Agenzia di Protezione civile del Molise, Giuseppe Giarrusso (attualmente sospeso dall’incarico in virtù delle procedure di licenziamento avviate dalla Regione Molise) è stato dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione. Lo ha stabilito il Tar Molise con propria ordinanza (61/2013).
Nell’istanza presentata al Tribunale amministrativo si faceva richiesta, vista l’urgenza del caso, dell’adozione di un decreto “inaudita altera parte” a favore del direttore dell’Arpc attualmente sospeso. Tuttavia nel ricorso si configurano difetti di giurisdizione. Il Tar non è competente nella materia contesa. L’architetto Giarrusso, difeso dagli avvocati Pino Ruta e Margherita Zezza, dovrà aspettare fino al prossimo 11 luglio. Per allora è fissata l’udienza di sospensiva del ricorso. Decade così anche l’impugnativa della nomina per incompatibilità, promossa sempre dai legali Zezza e Ruta, avanzata nei confronti del dirigente regionale Riccardo Tamburro, cui il presidente della Regione Frattura ha affidato temporaneamente la direzione dell’Agenzia di Protezione civile.
Soddisfatto l’avvocato Salvatore Di Pardo, difensore dell’ingegnere Tamburro.
“Non abbiamo mai avuto dubbi – ha dichiarato all’agenzia Ansa -. Ora lo conferma e certifica il tribunale: completamente infondata la questione dell’incompatibilità per il mio assistito”.

 

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