Non solo gelati, pizze, cd, merendine e pranzi luculliani. Tra le ‘spese pazze’ fatte con i soldi dei gruppi consiliari alla Regione Molise spunta ora anche qualcosa in più: c’è stato anche chi, tra i consiglieri, avrebbe deciso di passare una serata in un locale a luci rosse facendosi poi rimborsare la spesa sostenuta.
Un night di lapdance della capitale che un consigliere regionale, lo scorso anno, avrebbe deciso di frequentare per qualche ora di svago. E fin qui nulla di illecito, salvo poi pagare il conto – di alcune centinaia di euro – facendosi rimborsare la cifra dalle casse del suo gruppo di appartenenza. L’episodio – che viene riferito da fonti qualificate, ma che non trova conferme ufficiali – è al vaglio della magistratura contabile che sta controllando proprio i bilanci dei gruppi riferiti al 2012. E intanto, mentre emergono questi nuovi particolari, va avanti e rivela altre sorprese l’inchiesta sulle spese dei gruppi riferita agli anni tra il 2009 e il 2011, inchiesta alla quale lavorano Procura e Guardia di finanza. Si è appreso nelle ultime ore che l’indagine coinvolge tutti i consiglieri in carica nel periodo preso in esame, nessuno escluso. Il sostituto procuratore Nicola D’Angelo, sulla base dei documenti acquisiti dalle Fiamme gialle, dovrà infatti ora decidere per chi chiedere eventualmente il rinvio a giudizio e per chi invece sollecitare l’archiviazione.
I reati ipotizzati, come ha confermato nei giorni scorsi il comandante regionale della Finanza, generale Fernando Verdolotti, sono l’appropriazione indebita e il peculato. Centinaia le fatture e le ricevute passate al setaccio.

 

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