Sono stati interrogati ieri per rogatoria nel carcere di Larino dal giudice per le indagini preliminari del tribunale frentano Maria Paola Vezzi i quattro malavitosi appartenenti alla criminalità organizzata pugliese finiti in manette per ordine della Procura distrettuale antimafia di Bari martedì scorso.
Catturati mentre si trovavano in regime di arresti domiciliari tra Termoli e Campomarino, per Ernesto Gatta, Alessandro Lanza, Fabio e Giuseppe Trisciuoglio, tutti compresi tra 33 e 39 anni, non è rimasto che rispondere alle domande del gip larinese nel corso del colloquio di garanzia successivo agli arresti operati dai carabinieri del Ros di Bari e Campobasso e dai militari dell’Arma della compagnia di Termoli, coordinati dal capitano Paolo Nichilo.
Al termine dell’interrogatorio i difensori degli indagati per reati gravissimi, come omicidio ed altre condotte violente legate all’attività delle cosche pugliesi, non sono state richieste misure cautelari più tenui per i 4 affiliati.
Il gip Vezzi ha poi trasmesso subito alla Dda di Bari l’intero fascicolo con il contenuto emerso nel colloquio di garanzia.

 

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