Con la costituzione di parte civile del comitato alluvionati e di alcuni privati, si è aperto in tribunale a Larino il processo per l’alluvione che colpì Termoli, l’area industriale e i centri vicini a fine gennaio 2003. Due gli imputati: un funzionario della Regione Molise ed uno dell’Autorità di Bacino, gli ingegneri Reale e Moffa. Sedici i testimoni ammessi al procedimento giudiziario di cui cinque della Procura ed il resto della difesa portata avanti agli avvocati Michele Liguori e Franco De Rosa. Undici anni fa la costa molisana fu sommersa da una inondazione anomala a causa del maltempo e della piena del fiume Biferno che determinò l’apertura delle paratie della Diga del Liscione. L’onda anomala arrivata dall’invaso allagò l’intero nucleo industriale Valle Biferno con oltre 100 aziende tra cui la Fiat e le industrie del polo chimico, il quartiere Rio Vivo Marinelle con centinaia di famiglie costrette a lasciare la propria abitazione dopo il salvataggio da parte delle forze dell’ordine e protezione civile, e la statale 16 tra Termoli e Campomarino. I danni furono milionari.

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