Il gup del tribunale di Isernia, Elena Quaranta, per un difetto di notifica ha disposto il rinvio al 10 aprile dell’udienza preliminare per il caso di Giuseppe Iacovone, il poliziotto in servizio alla Squadra Volante della Questura pentra deceduto nel marzo del 2012 durante un inseguimento sul rettilineo della statale 85 venafrana all’altezza del bivio per Macchia d’Isernia. Per l’incidente costato la vita all’agente di Capriati è indagato il conducente del suv identificato dagli inquirenti dopo essere stato riconosciuto da alcuni testimoni presenti al momento dello schianto. Nei suoi confronti è stato ipotizzato dalla Procura l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e morte derivante da tale reato. La difesa ha annunciato d’essere intenzionata a chiedere il rito abbreviato che, precisa l’avvocato Marco Franco, non è una ammissione di responsabilità da parte del suo assistito. Di tutt’altro avviso il legale di parte civile, Arturo Messere, per il quale sussistono rilevanti elementi di colpevolezza per l’indagato. A due anni dall’incidente in cui rimase seriamente ferito anche un altro poliziotto, i familiari di Giuseppe Iacovone (questa mattina presenti in aula) continuano a chiedere che sia fatta giustizia su una tragedia rimasta impressa nella memoria dell’opinione pubblica molisana.

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