Ha scelto di non rispondere alle domande del gip Cappitelli il procuratore sportivo Fernando Arbotti, convocato oggi al tribunale di Larino in regime di arresti domiciliari, per il coinvolgimento nell’inchiesta sulle partite comprate in serie B dal Catania calcio.
Arbotti, ai domiciliari dalla scorsa settimana, è stato assistito dagli avvocati Sbrocca e Cristofaro, che hanno ribadito le ragioni tecniche alla base della decisione di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Al pool difensivo non preoccupano le ammissioni del presidente dimissionario del Catania calcio Pulvirenti.