Camillo Colella, il noto imprenditore isernino che in Molise gestisce, tra l’altro, l’acqua Castellina, è stato rinviato a giudizio per una serie di presunti reati finanziari per svariati milioni di euro.
L’industriale molisano, legale rappresentante della società “Sorgente Santa Croce SpA”, il cui stabilimento ha sede nel comune aquilano di Canistro, dovrà presentarsi davanti ai giudici del tribunale di Avezzano il 19 luglio del prossimo anno.
Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, a Colella viene contestato il mancato versamento all’erario dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) relativa all’anno 2008 di oltre 2 milioni di euro. Inoltre, dovrà rispondere anche di frode consistita, per l’accusa, nel rappresentare falsamente nelle scritture contabili versamenti di Iva per cifre diverse a quanto dovuto, il tutto per portare a compensazione crediti d’imposta inesistenti. Sempre per l’accusa, per l’anno 2009, non avrebbe versato all’erario nei termini di legge Iva per un milione 358 mila euro. Infine, per il 2008, “avendo effettuato come sostituto di imposta ritenute alla fonte su redditi da lavoro per oltre 133 mila euro, ne ometteva il versamento”.