Si concluderà il prossimo 28 maggio il processo a carico dell’ex presidente del consiglio regionale Michele Picciano, accusato di concussione e voto di scambio. A deciderlo sono stati i giudici del Tribunale di Campobasso, dopo aver ascoltato un unico testimone della difesa, una ragazza di Monteroduni che aveva ottenuto una borsa di studio dalla Regione. Il presidente di Molise Acque – che all’epoca dei fatti era assessore regionale – è accusato di aver concesso 75 borse di studio da 8.600 euro cercando in cambio un appoggio per la campagna elettorale del 2006
Nell’udienza di stamane, alla quale ha partecipato anche Picciano (che ha chiesto di non essere fotografato o ripreso dalle telecamere), l’avvocato difensore Arturo Messere ha chiesto alla testimone dove votasse di solito. La giovane ha risposto “in provincia di Isernia”, dove quindi Picciano non era candidato. Il 28 maggio, alle ore 15, saranno ascoltati gli ultimi due testimoni della difesa e sarà quindi emessa la sentenza.