E’ stato rinviato al prossimo 19 giugno il processo d’appello che vede imputato Angelo Izzo per la vicenda del lavoro che ottenne, nel 2005, presso l’associazione Città Futura, quando era ancora detenuto. L’impiego gli fece ottenere la semilibertà, consentendogli di uscire dal carcere di Campobasso e di uccidere due donne a Ferrazzano, madre e figlia (che lavoravano presso l’associazione). L’udienza in programma per questa mattina a Campobasso è stata rinviata a causa dell’assenza dell’avvocato Enzo Guarnera, legale di Izzo, impegnato in un altro processo a Catania. Secondo i magistrati, il mostro del Circeo ottenne quel lavoro attraverso false attestazioni; ed i soldi con cui veniva pagato arrivavano, in parte, direttamente dalla sua famiglia. L’associazione di via Cavour era allora gestita da Dario Saccomani, condannato in primo grado insieme ad Izzo.