Gianpiero Fiorani e altre sei persone – tra banchieri, funzionari e imprenditori – sono state assolte dall’accusa di aver applicato tassi usurari in danno di alcune aziende molisane. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Campobasso, che ha accolto la richiesta di assoluzione del pm Rossana Venditti: “il fatto non costituisce reato”. Soddisfatte comunque le vittime del presunto caso di usura bancaria, gli imprenditori molisani Marco e Giovanni Pulitano, e la moglie di quest’ultimo, assistite dall’avvocato Luigi Iosa. “Nonostante l’assoluzione, questo processo ha confermato che l’usura c’è stata” – ha commentato Pulitano. “Non è stato rilevato un colpevole perché non esiste nessuna responsabilità soggettiva, ma un dato certo é che le nostre aziende sono state usurate”. Il fatto non costituisce reato penale; il fatto sussiste sotto il profilo soggettivo, ma né i banchieri né i direttori di banca erano consapevoli in quel momento di commettere il reato. “Questo significa che chiederemo il risarcimento danni alla banca in sede civile” – conclude il legale Iosa.

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