È definitiva la condanna a diciotto mesi per il maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele. L’uomo, originario di Bagnoli del Trigno, accusato di aver sottratto illecitamente documenti riservati del Pontefice, dovrà scontare diciotto mesi di carcere, come stabilito dal Tribunale di Città del Vaticano. Sono scaduti ieri i termini per i ricorsi in appello, dunque adesso l’unica salvezza per il “corvo” potrebbe essere l’eventualità della grazia da parte di Papa Ratzinger. Con la condanna, comunque, c’è anche il rischio che si apra la procedura del licenziamento. Per adesso Gabriele, dopo esser stato agli arresti domiciliari, torna in carcere.

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