E’ tornato ieri in aula il ‘‘‘‘secondo filone’ del processo riguardante il mago Bruno. Le accuse a suo carico sono truffa e violenza. In tribunale è stata sentita una teste. Poi il processo è stato aggiornato al prossimo 27 febbraio. Battista, oggi completamente libero, era in tribunale. Quello di ieri, come anticipato, è il secondo filone, comunque scaturito in seguito all’arresto avvenuto nel 2009. Per la prima inchiesta infatti Battista è già stato condannato in primo grado a 8 anni e a 4 in Appello (la vicenda adesso approderà dinanzi ai giudici della Suprema Corte di Cassazione). I fatti, che hanno portato all’apertura dei due procedimenti nei suoi confronti, sono venuti a galla nell’estate del 2009. Stando alla versione fornita dagli inquirenti, il mago approfittò dello stato psicologico ‘‘‘‘disturbato’ di un ragazzo. Quest’ultimo raccontò di essere perseguitato da ‘‘‘‘voci’, e per questo decise di rivolgersi all’allora mago. Il ragazzo, stando sempre alla ricostruzione che venne effettuata dagli inquirenti, sborsò una discreta somma di danaro, senza però ottenere risultati. A quel punto il giovane decise di confidarsi, di parlare con un medico e gli raccontò quanto era accaduto. Il professionista, dopo aver ascoltato la sua storia, gli disse che si sarebbe dovuto presentare in questura e raccontare la vicenda. Il giovane, così, si recò presso gli uffici di via Tiberio e fornì la propria versione dei fatti. Poi entrarono in azione gli inquirenti, gli agenti della squadra Mobile di Campobasso diretti allora da Domenico Farinacci. Al termine delle attività investigative, dunque, per Battista scattarono le manette e inizialmente la detenzione in cella (oggi, come detto, è un uomo libero). A distanza di alcuni mesi arrivò poi la seconda ordinanza di custodia cautelare. Successivamente a mettersi in moto fu la macchina giudiziaria e così partirono i processi. Sul primo, come anticipato, dovrà adesso pronunciarsi la Cassazione. Il secondo filone tornerà invece in aula il prossimo anno.

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