Il 35enne Carmine Galante è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio preterintenzionale per aver causato la morte della madre 55enne, Maria Ciccotti, pestandola a sangue nella loro abitazione di Guglionesi. E’ questa la decisione presa stamani dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Larino Maria Paola Vezzi, che dopo il rinvio determinato lo scorso 15 novembre non ha accolto la richiesta di un giudizio con rito abbreviato condizionato, recependo invece la modifica del capo d’imputazione proposta dal Pm Luca Venturi. Galante, difeso dall’avvocato Antonio Cianfagna Bracone, sarà processato dinanzi alla Corte d’assise di Campobasso, con la prima udienza fissata al 14 febbraio. Condannato con rito abbreviato, sempre oggi, invece il padre Angelo Galante, accusato di favoreggiamento. Di fronte a una richiesta di due anni di reclusione, il Gup Vezzi ha disposto una pena sospesa di 1 anno e 4 mesi. Il 58enne è stato difeso dall’avvocato Antonio Bruscino. Si conclude così la fase istruttoria della vicenda che tenne banco nella scorsa primavera e che vide i due uomini arrestati dalla squadra mobile dopo alcune settimane dal ricovero d’urgenza della donna per le violente percosse subite ad opera del figlio, da cui non si riuscì a riprendere. La signora, che subiva vere e proprie angherie in casa dal figlio che aveva anche problemi di tossicodipendenza, è morta all’ospedale Vietri alcuni mesi dopo il ricovero al Cardarelli.