E’ ancora crisi nera per le imprese del Molise. Lo sostiene l’ultimo rapporto sull’economia regionale stilato dalla Banca d’Italia che è stato illustrato ieri mattina nella sala conferenze della Prefettura. L’istituto di credito ha effettuato come di consueto un aggiornamento congiunturale, rilevando dei dati che seguono il trend di un anno fa. Li hanno esposti la direttrice della filiale, Giuseppina Capozza e i due esperti che si sono occupati materialmente della ricerca, Pietro De Matteis e Nazareno Pandolfi. Dalla relazione esposta alla presenza dei viceprefetti di Isernia e Campobasso, Giuseppina Ferri e Paola Galeone e del dirigente della Prefettura pentra Tony Incollingo, è stato evidenziato come nei primi nove mesi del 2012 l’attività economica molisana abbia continuato a risentire della debolezza della domanda interna e del calo del mercato estero. Nell’industria la dinamica delle vendite è drammatica e per i prossimi mesi gli imprenditori prevedono un prolungamento dell’attuale fase sfavorevole. Nel settore delle costruzioni è stato registrato un ridimensionamento dei livelli di attività per effetto delle minori domande di abitazioni e della debolezza del comparto delle opere pubbliche. “Il settore edile è quello che soffre maggiormente – ha dichiarato la dottoressa Capozza – questo per via della nascita di tante imprese nel periodo post – terremoto, che ora devono necessariamente guardare oltre confine, in quanto qui la domanda è calata”. Dall’analisi di Bankitalia si evince inoltre come sia proseguito l’aumento della disoccupazione e quanto il ricorso agli ammortizzatori sociali sia rimasto su livelli elevati. Si è innalzato dell’1% il tasso di occupati, che è comunque rimasto al di sotto dei livelli pre – crisi. Infine nel rapporto della Banca d’Italia è stato riservato un focus alla riduzione del credito all’economia. La dinamica dei finanziamenti concessi alla clientela residente è divenuta negativa e le politiche creditrici sono ancora selettive. “Il modesto andamento del credito alle famiglie consumatrici ha risentito soprattutto della diminuzione delle nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni – ha concluso Pietro De Matteis – le difficoltà congiunturali si sono riflesse in un ulteriore deterioramento della qualità del credito che ha riguardato soprattutto le imprese”. Da qui la necessità per le aziende molisane di guardare all’estero, per sopperire alla mancanza di commesse, mentre una speranza è rappresentata dalla ripresa auspicata del comparto della moda, rappresentato soprattutto dal polo tessile di Pettoranello di Molise.

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