Ieri Solagrital, oggi GAM, per le maestranze la musica all’interno dello stabilimento di Monteverde non sembra proprio cambiata. A dirlo sono gli stessi dipendenti che ancora una volta si trovano nel mirino di quella dirigenza che ha portato al fallimento l’azienda avicola di Monteverde. “Assistiamo ad una gestione di un’azienda di proprietà della Regione Molise e quindi di gestione di risorse pubbliche con un management che ha dimostrato finora di non essere all’altezza – hanno commentato alcuni operai ex Solagrital -, quello che non accettiamo è che questi dirigenti ancora godano della fiducia del governo regionale dopo i disastri che hanno combinato, dirigenti che non vogliono essere criticati circa il loro fallimento. Adesso, infatti, nei confronti di chi ha osato esporsi in queste ultime settimane stanno adottando provvedimenti discutibili e discriminatori, con letterine di collocazione in cassa integrazione o addirittura spostandoli di reparto per creare le condizioni di eventuali contestazioni o rifiuti in modo tale da togliersi di torno le persone scomode. Si sta adottando una politica aziendale che non ha minimamente a cuore gli interessi dell’azienda, bensì la magra soddisfazione di qualcuno di prendersi delle rivincite. Con questo modo di gestire – hanno aggiunto -, sicuramente non si andrà molto lontano, del resto i risultati già si sono visti finora”. L’unica consolazione è che per tante famiglie di lavoratori in questi giorni c’è finalmente una boccata di ossigeno, i bonifici degli stipendi emessi all’inizio della settimana sono stati accreditati. Le spettanze arretrate, relative ai mesi di luglio, agosto, settembre e quattordicesima mensilità, sono state retribuite all’80 percento. Il commissario straordinario Tacchilei ha rassicurato i lavoratori che il rimanente 20 percento sarà liquidato non appena la Solagrital riscuoterà i soldi di alcune commesse del lavoro effettuato nelle ultime settimane. Anche se in questi ultimi giorni con la riscossione di gran parte degli stipendi arretrati è tornata momentaneamente un po’ di tranquillità tra gli operai, il loro pensiero comunque è proiettato al futuro in quanto non vedono in Gam la società che possa mandare avanti l’attività produttiva. L’altro giorno in bacheca all’interno dell’azienda è comparso un manifesto con il quale le maestranze avvertono i sindacati che se entro il 10-15 dicembre non riceveranno lo stipendio di novembre ci sarà il fermo produttivo. Sarà un triste Natale per tanti lavoratori avventizi in quanto non tutti saranno riassorbiti, un centinaio di loro con contratto a tempo determinato, infatti, resterà fuori dal sistema produttivo. Nelle prossime settimane saranno rese note le graduatorie che saranno redatte prendendo in considerazione il criterio dell’anzianità di servizio. Per molti lavoratori sarà un duro risveglio alla realtà, in quanto svanirà l’illusione di un’eventuale stabilizzazione presso lo stabilimento avicolo di Monteverde, come certi politici avevano invece fatto loro credere.